Pu­blished: 10. Marzo 2022 | Up­dated: 14. Di­cembre 2023 Author: Fran­cesca Sacchi | Re­viewed by Fran­cesca Sacchi

L’aborto spon­taneo: tutto ciò che devi sapere

Pur­troppo, il tema dell’aborto spon­taneo non è an­cora ab­bastanza dis­cusso, al con­trario, viene ta­ciuto e fatto og­getto di taboo. Spesso le donne si tro­vano a dis­si­mu­lare la pro­pria sof­fe­renza tra gli amici e in pubblico, poiché questo sembra es­sere l’unico modo pos­si­bile per af­frontare la pres­sione emo­tiva de­ri­vata dalla dram­ma­tica es­pe­ri­enza.

Gli epi­sodi di ab­orto spon­taneo sono estre­ma­mente co­muni e ne sono col­pite le donne di tutto il mondo. Si stima che una gra­vi­danza su sette porti ad un ab­orto spon­taneo, per un numero comples­sivo annuo di 23 mi­lioni di epi­sodi a li­vello mon­diale. La cifra è pro­ba­bilm­ente più alta, se si con­sidera che molti casi non sono segnalati.

Ce­le­brità come Bey­oncé, Mi­chelle Obama, Meghan Markle, ma anche le nostre Eli­sa­betta Ca­nalis e Fran­cesca Barra, hanno rac­con­tato pubbli­ca­mente le loro storie, ai­ut­ando a sen­si­bi­liz­zare la so­cietà sul tema e ad eli­mi­narne il taboo.

Ab­biamo rias­sunto per voi i punti fon­da­men­tali sul tasso di ri­schio di un ab­orto spon­taneo e ab­biamo rac­colto al­cuni con­sigli su come af­frontarlo.

COME AFFRONTARE UN ABORTO SPONTANEO
Rose im Blumengesteck

Meghan Markle ha de­scritto la sua es­pe­ri­enza al New York Times, rac­con­tando che la per­dita di un figlio è un do­lore ins­op­por­ta­bile che in molti spe­ri­men­tano, ma in pochi ne par­lano.

Ogni donna ela­bora in ma­niera di­versa questo tipo di es­pe­ri­enza.

Per molte, si tratta di un evento così trau­ma­tico da non ri­uscire ad ac­cet­tarlo e re­agis­cono re­pri­mendo il pen­siero. Il peso psi­co­lo­gico che ne de­riva può portare alla de­pres­sione.

Altre donne pro­vano ver­gogna e hanno la sen­sa­zione di non “fun­zio­nare bene”. Si tor­men­tano, cer­cando le ra­gioni dell’aborto in sé stesse e met­tondo in dis­cus­sione ogni loro azione nelle set­ti­mane che hanno pre­ce­duto l’aborto: forse non av­reb­bero do­vuto man­giare quella cosa, op­pure av­reb­bero do­vuto fare meno eser­cizio. Altre donne an­cora, al con­trario, ac­cusano sé stesse di non soffrire ab­bastanza per la loro per­dita.

Non c’è una ri­cetta o una for­mula ma­gica per af­frontare questa es­pe­ri­enza nel modo giusto e non ci sono nem­meno delle fasi pre­sta­bi­lite che ogni donna do-vrebbe af­frontare per su­perare il do­lore. Tut­tavia, gli es­perti con­si­gliano di as­su­mere al­cuni trat­ta­menti che possono ai­utare ad ela­borare la per­dita, come ad es­empio la­sciare spazio al pro­prio do­lore, ac­cet­tare il lutto e par­l­arne con per­sone e fa­mi­liari.

Altrett­anto utile è l’utilizzo di forum on­line de­di­cati alle donne che hanno su­bito un ab­orto spon­taneo, dove ci si può scam­biare con­sigli e si può parlare con chi ha vis­suto es­pe­ri­enze si­mili. A volte, parlare con degli es­tranei può ai­utare ad ac­cet­tare una grande per­dita.

CAUSE E RISCHI

Cause e tasso di ri­schio di un ab­orto spon­taneo

Pur­troppo, gli ab­orti spon­tanei sono an­cora trat­tati come un ar­go­mento tabù nella nostra so­cietà. Per questo mo­tivo, molte coppie e donne single che vo­gliono avere dei figli non sono nem­meno con­s­ape­voli del li­vello di ri­schio che ca­rat­te­rizza de­ter­mi­nate fasi della gra­vi­danza. In­fatti, un ab­orto spon­taneo si ve­ri­fica in quasi il 20% delle gra­vi­d­anze cli­niche. Tut­tavia, questa sta­tis­tica non in­clude gli ab­orti nelle prime set­ti­mane di gra­vi­danza. Questo perché un ab­orto spon­taneo al­l’i­nizio della gra­vi­danza spesso passa inos­ser­vato.

Quando il ri­schio di ab­orto è più alto?

Il ri­schio di ab­orto spon­taneo di­mi­nuisce con il pro­gredire della gra­vi­danza. Le prime quattro set­ti­mane sono con­side­rate la fase cri­tica della gra­vi­danza, du­rante la quale la pos­si­bi­lità di per­dere l’embrione sono pari al 30%. L’80% degli ab­orti si ve­ri­fica in questo pe­riodo e per­tanto viene de­fi­nito ab­orto pre­coce.

A par­tire dalla tre­di­ce­sima set­ti­mana, po­tete fi­nal­mente tirare un sos­piro di sol­lievo: avete su­perato la fase di mag­gior ri­schio. Molti fu­turi ge­ni­tori scel­gono di as­pet­tare fino a questo mo­mento prima di an­nun­ciare alla fa­mi­glia e agli amici di es­sere in dolce at­tesa.

Se­condo una ri­cerca, il 43% delle donne su­bisce un ab­orto nel primo tri­mestre, mentre nelle set­ti­mane se­guenti, le pro­ba­bi­lità di un ab­orto spon­taneo di­mi­nuis­cono brusca­mente, fino a ri­dursi del 3% nella di­ci­as­set­te­sima set­ti­mana di gra­vi­danza.

Anche l’età della fu­tura mamma può in­fluire sul ri­schio di ab­orto spon­taneo, au­men­tando con l’avanzare dell’età. Mentre il ri­schio di ab­orto per le donne fino ai 25 anni è tra il 9% e il 17%, a par­tire dai 35 anni il ri­schio au­menta, fino a rag­gi­ungere il 24%.

Cosa sca­tena un ab­orto spon­taneo?

Un ab­orto spon­taneo può es­sere cau­sato da di­versi fat­tori sca­ten­anti, come ad es­empio una ca­duta, una dieta ri­gida o il con­sumo fre­quente di caffè, ni­co­tina e alcol, op­pure da un forte stress psi­co­lo­gico.

Ul­te­riori cause, iden­ti­fi­ca­bili at­tra­verso un esame del sangue o un’ecografia, possono es­sere:

  • Cause di tipo or­mo­nale

L’equilibrio or­mo­nale gioca un ruolo cru­ciale in gra­vi­danza. Dis­turbi come la sin­drome dell’ovaio po­li­ci­stico o l’insorgere di pro­blemi alla ti­roide possono in­di­care che il corpo non potrà portare a ter­mine la gra­vi­danza.

  • Cause di tipo ge­ne­tico

L’aborto può es­sere cau­sato da una scor­retta dis­tri­bu­zione dei cro­mo­somi o da un mal­fun­zio­na­mento di questi. In questi casi, il corpo della donna rico­nosce che l’embrione non è ab­bastanza forte e sano per svi­lup­parsi e pone fine au­to­nom­amente alla gra­vi­danza in fase ini­ziale.

  • Cause di tipo ana­to­mico

In al­cuni casi, l’aborto può es­sere de­ter­mi­nato da an­omalie con­ge­nite o da in­ter­venti chir­ur­gici che possono li­mitare il fun­zio­na­mento del­l’u­tero.

  • Cause di ori­gine im­mu­no­lo­gica

È ol­tre­modo pos­si­bile che il sis­tema im­mu­ni­tario della donna per­ce­pisca l’embrione ap­pena con­c­e­pito, come una po­ten­ziale fonte di per­i­colo. In tal caso, il sis­tema im­mu­ni­tario della donna in­c­inta ri­getta il nuovo corpo, cau­san­done l’aborto spon­taneo.

  • Dis­turbi della co­agu­la­zione san­gu­igna (trom­bo­filia)

La trom­bo­filia, o trom­bosi, è un dis­turbo della co­agu­la­zione san­gu­igna che può portare all’occlusione delle vie vas­co­lari. In gra­vi­danza, nei sog­getti af­fetti da trom­bosi, può ver­si­fi­carsi la for­ma­zione di co­aguli a li­vello pla­cen­tare, im­pe­dendo all’embrione di nut­rirsi in ma­niera cor­retta.

  • Cause in­fet­tive

Il ve­ri­fi­carsi di un’infezione ad inizio gra­vi­danza può es­sere la causa di un ab­orto spon­taneo: la pre­senza di bat­teri e di con­vul­sioni feb­brili può sca­tenare delle con­tra­zioni che portano al di­stacco dell’embrione.

  • Ab­orto sine causa

A volte, sfort­u­na­ta­mente, non è pos­si­bile iden­ti­fi­care le cause che de­ter­mi­nano l’a­borto.

Come ca­pire che si è ve­ri­fi­cato un ab­orto spon­taneo?

In si­tua­zioni di emer­genza, il corpo invia segnali chiari. Ecco i sin­tomi che possono in­di­care che si è ve­ri­fi­cato un ab­orto spon­taneo:

  • crampi e do­lori al­l’ad­dome
  • san­gui­na­mento va­gi­nale
  • per­dita di grumi e li­quidi

In­fine, al­cune donne par­lano di una sorta di sen­sa­zione ne­ga­tiva: si sono ac­corte sem­pli­ce­mente che qual­cosa non an­dava. Con­sulta su­bito il tuo medico, se hai la sen­sa­zione che qual­cosa non va.

RIMANERE INCINTA DOPO UN ABORTO SPONTANTEO

In se­guito ad un ab­orto, non ci sono dif­fi­coltà ad in­tra­pren­dere una nuova gra­vi­danza. Il ve­ri­fi­carsi di un a‑borto spon­taneo non sembra in­ci­dere sulla pos­si­bi­lità di un nuovo con­ce­pi­mento, anzi, al­cuni es­perti ri­ten­gono che il li­vello di fer­ti­lità di una donna dopo l’aborto spon­taneo sia alta.

Na­tur­al­mente, il con­ce­pi­mento e la na­s­cita di un bam­bino sano di­pen­dono sempre da vari fat­tori come l’età, lo stile di vita, la dieta e lo stato di sa­lute della mamma.

Il team di Fer­tilly è a vostra dis­po­si­zione per ai­ut­arvi a tras­for­mare il vostro de­si­derio di avere un bam­bino in re­altà. Parla con noi!

CHI SIAMO NOI DI FERTILLY

E come la­vo­r­iamo per rea­liz­zare il tuo sogno di creare una fa­mi­glia

La nostra mis­sione è quella di ac­com­pagnare le donne, in coppia o single, nella rea­liz­za­zione del loro de­si­derio di avere un figlio. Per noi è im­portante:

  • as­si­curare tras­pa­renza nel­l’am­bito dei ser­vizi di fer­ti­lità
  • for­nire in­for­ma­zioni com­plete
  • ai­ut­arvi a tro­vare la cli­nica ad­atta alle vostre esi­genze.

Grazie alla col­la­bo­ra­zione con i centri di fer­ti­lità di primo li­vello in tutta Eu­ropa, le vostre ri­chieste di con­tatto con le cli­niche hanno la pre­ce­denza: i nostri pa­zi­enti evi­tano lunghi tempi di at­tesa e ri­ce­vono il nostro sup­porto per tutta la du­rata del per­corso, fino alla gra­vi­danza.

Per saperne di più sul tema della fer­ti­lità e della gra­vi­danza, dai un’occhiata al nostro blog. Se vuoi co­no­scere i tassi di suc­cesso e i prezzi dei trat­ta­menti della cli­nica più vicina a te, com­pila il nostro ques­tio­nario. Una nostra con­su­lente ti ai­uterà a sce­gliere la cli­nica più ad­atta al tuo per­corso.

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