Pu­blished: 18. Ot­tobre 2022 | Up­dated: 21. Maggio 2023 Author: Fran­cesca Sacchi | Re­viewed by Fran­cesca Sacchi

So­cial Free­zing e en­do­me­triosi

Do­lori al basso ventre non ap­pena ini­ziano le mes­tru­a­zioni, mal di schiena, di­arrea — Julia ha vis­suto un in­ferno per un de­cennio prima di sco­prire di cosa soffriva: l’en­do­me­triosi.

“Quello che per anni ho pen­sato di soffrire di sin­drome del­l’in­testino ir­ri­ta­bile, in­fe­zioni della ve­scica, un sis­tema im­mu­ni­tario de­bole e un’i­per­sen­si­bi­lità ge­ne­rale. Tutto questo stava fi­nal­mente per avere un senso con la dia­gnosi. Ma finché non sono stata presa sul serio, ho do­vuto vi­vere nel do­lore e nel­l’i­gno­ranza per un­dici anni”. Ecco come de­scrive la sua es­pe­ri­enza l’ormai ven­ti­treenne.

A se­conda delle stime, tra l’8 e il 15% delle donne con cisti e in­fiam­ma­zioni alle ovaie o al­l’in­testino cau­sate dal­l’en­do­me­triosi non solo sof­f­rone per anni, ma pesso i loro sin­tomi non ven­gono presi sul serio. Dopo tutto, “le donne de­vono sop­port­arlo” e hanno a dis­po­si­zione vari an­tido­lo­ri­fici: questa è spesso l’o­pi­nione un­anime dei pa­renti, ma spesso anche dei me­dici. Ma per­se­verare e pren­dere an­tido­lo­ri­fici non è suf­fi­ci­ente, perché i fo­colai si dif­fon­dono a ogni ciclo e possono causare danni a lungo ter­mine. Il ri­sultato sono ci­ca­trici do­lo­rose.

Il pro­blema è spesso la man­canza di in­for­ma­zione, perché le cause del­l’en­do­me­triosi non sono an­cora state stu­diate a fondo. Tut­tavia, l’en­do­me­triosi è oggi con­side­rata una malattia sis­te­mica, il cui trat­ta­mento è mul­ti­di­sci­pli­nare, ad es­empio at­tra­verso in­ter­venti chir­ur­gici, ter­apie or­mo­nali, cam­bia­menti nella dieta e tec­niche di ri­las­sa­mento.

So­prat­tutto per le donne che de­si­de­rano avere figli, la dia­gnosi di en­do­me­triosi è spesso ca­ta­stro­fica. In­fatti, le in­fiam­ma­zioni ri­cor­renti e le ader­enze alle ovaie, nonché le ci­ca­trici cau­sate da pre­ce­denti in­ter­venti di en­do­me­triosi, possono com­pro­met­tere gra­ve­mente la fer­ti­lità femmi­nile nei casi di fase avanzata. Per una donna su due che soffre di en­do­me­triosi, la malattia è il mo­tivo per cui la gra­vi­danza non fun­ziona così fa­cilm­ente.

Medizinische Behandlung

Cosa si può fare, dunque, per pre­ser­vare la fer­ti­lità in caso di en­do­me­triosi?

Una pos­si­bi­lità è il co­sid­detto “so­cial free­zing”. Questa pro­ce­dura, nota anche come crio­con­ser­va­zione, pre­vede il pre­lievo di ovuli e la loro suc­ces­siva con­ser­va­zione a tem­pe­ra­ture molto basse. Il pro­cesso di con­gel­a­mento vero e pro­prio com­prende una vi­sita gine­co­lo­gica det­ta­gliata per es­ami­nare la ri­serva di ovo­citi, la sti­mo­la­zione or­mo­nale per ot­te­nere il mag­gior numero pos­si­bile di ovo­citi (al­meno venti) e un suc­ces­sivo breve in­ter­vento in cui gli ovo­citi ven­gono pre­le­vati tra­mite una pun­tura. Questi ven­gono con­ser­vati a ‑196C in azoto li­quido e possono es­sere man­te­nuti al si­curo a tempo in­de­ter­mi­nato.

In caso di en­do­me­triosi, il de­si­derio di avere un figlio può es­sere ri­man­dato a un mo­mento suc­ces­sivo. Gli ovuli ven­gono quindi scon­ge­lati e fe­con­dati con sper­ma­tozoi tra­mite FIV o ICSI e poi im­pian­tati nel­l’u­tero. Come il me­todo del con­gel­a­mento, anche lo scon­gel­a­mento è con­side­rato una pro­ce­dura stan­dard e si­cura.

Per es­sere pre­cisi, nel caso del­l’en­do­me­triosi si tratta più di un con­gel­a­mento medico, perché i mo­tivi della crio­con­ser­va­zione non sono di na­tura so­ciale (per es­empio, perché non c’è an­cora una re­la­zione sta­bile o si sta an­cora stu­di­ando), ma di na­tura me­dica.

Le pro­ba­bi­lità di suc­cesso del con­gel­a­mento so­ciale

Con il pas­sare del tempo, non solo la qua­lità degli ovuli di­mi­nuisce, ma anche la loro quan­tità. È quindi con­si­glia­bile ef­fet­tuare un’e­ven­tuale crio­con­ser­va­zione il prima pos­si­bile. La pro­ba­bi­lità di avere un bam­bino sano da un ovulo di una donna di circa ven­t’anni è circa tre volte su­pe­riore a quella di una donna di qua­ranta.

Le pro­ba­bi­lità di suc­cesso au­men­tano quindi quanto meno l’en­do­me­triosi si è dif­fusa nel­l’ad­dome e quanto più gio­vane è la donna. Se una pa­zi­ente ha meno di 35 anni quando con­gela i suoi ovuli, il tasso di gra­vi­danza è sti­mato al 40% per ciclo. Due donne su tre di età in­fe­riore ai 35 anni al mo­mento del primo trat­ta­mento di FIV, con­ce­pis­cono il bam­bino de­si­de­rato dopo tre cicli di trat­ta­mento.

I costi del so­cial free­zing

I costi del con­gel­a­mento so­ciale degli ovo­citi sono in­dub­bia­mente ele­vati. Il costo del trat­ta­mento am­monta a di­verse mi­gliaia di euro. Ciò è do­vuto ai farmaci per la sti­mo­la­zione or­mo­nale, ma anche al comp­lesso me­todo di ot­ten­imento degli ovuli. In con­fronto, il con­gel­a­mento dello sperma è più eco­no­mico, perché l’estra­zione dello sperma è molto più sem­plice. Bi­sogna anche con­siderare i costi di con­ser­va­zione.

A par­tire dal 1° luglio 2021 le as­si­cu­ra­zioni sa­ni­tarie obbli­ga­torie pa­gher­anno le mi­sure di con­ser­va­zione della fer­ti­lità per i pa­zi­enti on­co­lo­gici su base pro­por­zio­nale. Questo in­clude anche il con­gel­a­mento so­ciale. Anche i costi per la suc­ces­siva e ne­ces­saria in­se­mi­na­zione ar­ti­fi­ciale sa­ranno co­perti su base pro­por­zio­nale.

Si spera che in un prossimo fu­turo anche le pa­zi­enti af­fette da en­do­me­triosi possano es­sere sos­tenute fi­nan­zia­ria­mente nel loro de­si­derio di avere figli. Julia, malata di en­do­me­triosi dalla quarta ele­men­tare, è stata for­t­u­nata: dopo la dia­gnosi e un’­ope­ra­zione, lei e il suo com­pagno hanno de­ciso di avere un figlio prima del pre­visto a causa della malattia. Ed è an­data bene senza in­se­mi­na­zione ar­ti­fi­ciale! Ora Julia è nel­l’ul­timo tri­mestre di gra­vi­danza e non vede l’ora di creare una pic­cola fa­mi­glia.

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